Lucia Bellaspiga, giornalista del quotidiano Avvenire, raccoglie le testimonianze di Carlo Maschio, 43 anni astigiano, il primo in Italia a ricevere una protesi con mano robotizzata I Limb Quantum, e Marilena Bardessono, 67 anni torinese, attualmente la paziente più anziana a indossare l'arto artificiale. E se Carlo ha potuto ottenere solo un contributo parziale per l'acquisto della mano da parte del Servizio Sanitario, Marilena ha ottenuto dall'Inail il risarcimento completo. "Si tratta di un precedente importantissimo - ha spiegato ad Avvenire Roberto Ariagno, titolare di Officina Ortopedica Maria Adelaide che ha seguito Marilena nella battaglia burocratica necessaria a ottenere l'arto artificiale - i medici dell'Inail, infatti, hanno riconosciuto il reale bisogno della mano bionica per una vita dignitosa". Grazie a I Limb quantum, che si muove come un vero arto ed è dotata di cinque dita multiarticolate, sia Carlo che Marilena oggi possono riscoprire la gioia di gesti semplici, come stringere il manico di un ombrello o allacciare una scarpa, movimenti che con le vecchie protesi con presa "a pinza" era impossibile effettuare.
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